Brano: r

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ni di vita delle popolazioni coinvolte nel conflitto. In Europa, i danni complessivi sono stati stimati in 263.551 milioni di dollari. Per ciò che riguarda l’Italia, una valutazione indicativa e incompleta fornita dal governo nel 1946, limitata ai danni subiti in sènso stretto dai beni materiali pubblici e privati (senza contare quindi i danni alle persone, nonché quelli delle attrezzature militari di ogni tipo), faceva ammontare le perdite materiali a 3.892 miliardi di lire ai valori del 1945, corrispondenti a dieci volte l’importo del bilancio statale del 1945. Il patrimonio nazionale, stimato in 700 miliardi di lire nel 1938, si era ridotto di quasi un[...]

[...] Italia, assai peggiori erano le condizioni di molti altri paesi europei attraversati dalla guerra, dalla Germania all'U.R.S.S., dalla Jugoslavia alla Polonia, vinti o vincitori che fossero. In Grecia, allo sfacelo economico si aggiunse una sanguinosa guerra civile che si protrasse per anni dopo la liberazione.

Della disastrata situazione europea si avvalsero le due superpotenze:

Costo della Seconda guerra mondiale in vite umane

Perdite in Europa1 Militari

Sovietici

Tedeschi

Polacchi

Jugoslavi

Romeni

Francesi3

Italiani

Ungheresi

Inglesi5

Cechi.

Olandesi

Americani6

Lituani

Greci

Estoni

Lettoni

Belgi

Finlandesi

Bulgari

Norvegesi

Lussemburghesi

Danesi

Totale

13.600.000

3.480.000

120.000

300.000

200.000

250.000

330.000

120.000

330.000 20.000 10.000

170.000

20.000

10.000

90.000

10.000 10.000

19.070.000

Civili2

7.720.000

3.890.000

5.300.000

1.355.000

465.000

360.000

85.000 4

280.000

60.000

330.00[...]

[...]Compresi i militari europei caduti in Africa.

2. Compresi 6.090.250 ebrei sterminati durante la guerra (si veda la tabella particolareggiata a pag. 167 del voi. Il di questa Enciclopedia).

3. Compresi i membri del Corpo di spedizione francese di Oltremare.

4. Partigiani, patrioti, vittime di rappresaglie e di bombardamenti.

5. Membri delle Forze armate britanniche e delle Colonie inglesi.

6. Membri delle Forze armate U.S.A. caduti in Europa.

Fonte: H.A JacobsenH. Dollinger, Der Zweite Weltkrieg, Monaco 1968.

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Brano: [...]ale gli operai, in quel modo, avrebbero guadagnato “di più”. Anche se nella fase iniziale si poteva registrare qualche incremento nei salari, restava il fatto che l’operazione veniva compiuta esclusivamente a spese della forza lavoro mentre aumentava molto più considerevolmente i profitti (quantunque comportasse qualche investimento supplementare) .

Il taylorismo venne ulteriormente elaborato in America ad opera di Gilbreth, Barth e Thompson. In Europa si diffuse solo dopo la Prima guerra mondiale, nei paesi più avanzati industrialmente, subendo modifiche in rapporto alle necessità delle varie industrie. Una applicazione particolarmente nota fu quella elaborata da Charles Bedaux (18861944), un operaio di origine francese emigrato negli U.S.A. che inventò una speciale tecnica di misurazione del lavoro (Sistema Bedaux) basata sul massimo sfruttamento delle energie di un uomo normale in normali condizioni operative. Contro il sistema Bedaux si ebbero nel primo dopoguerra scioperi e agitazioni in numerose fabbriche italiane (si veda, per esempi[...]

Brano: [...]A destra: « Oggi disoccupato ». Disegni di G. Spencer Pryse (1922 ca.)

condurre la lotta contro la politica interventista e reazionaria del governo. Il 9.8.1920 la Conferenza nazionale delle organizzazioni operaie si dichiarò pronta a prendere misure molto energiche in difesa della Russia sovietica.

Lenin scrisse per l'occasione: « Conseguenza della nostra presenza sotto Varsavia è stata una possente influenza sul movimento rivoluzionario in Europa, specialmente in Inghilterra dove abbiamo scosso il proletariato inglese e abbiamo portato il movimento a un’altezza eccezionale, ad una nuova fase della rivoluzione ». (Opere, voi. 31, IV ediz.)

La minaccia del movimento rivoluzionario spinse il governo britannico a misure estreme: il 27.10.1920 propose una legge eccezionale che permetteva l'impiego della polizia e deH’esercito contro gli scioperanti. Frattanto dilagava la crisi economica, le cui conseguenze cadevano sulle spalle dei lavoratori e dei soldati smobilitati. Le miniere di carbone, che all’inizio del conflitto erano passate so[...]

[...]luse un trattato commerciale anglorusso

che costituì un riconoscimento di fatto deH’Unione Sovietica.

Il primo governo laburista

Ma sull’arena mondiale si facevano avanti gli Stati Uniti, penetrando nelle colonie inglesi, nei domihions e diventando il nuovo centro finanziario del mondo capitalistico. Il controllo dei mari cominciò a passare dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, sia per il traffico mercantile che per la marina da guerra. In Europa l’antagonismo anglofrancese toccò un punto culminante nel 1923, con l’occupazione della Ruhr da parte della Francia che, in tal modo, voleva assicurarsi il controllo dell’industria pesante tedesca.

Nelle elezioni del 1923 i laburisti, che avevano incluso nel programma elettorale il riconoscimento dell’Unione Sovietica, ottennero un notevole successo e, pur non disponendo della maggioranza dei voti, divennero arbitri della situazione in Parlamento. Nel gennaio 1924 fu così costituito il primo governo laburista della storia inglese, con l’appoggio dei liberali e sotto la presidenza di James [...]